Antonio Pusceddu

Ricercatore

Il futuro degli oceani e dei fiumi.

La ricerca di Antonio Pusceddu.

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Articolo del ricercatore

Il giorno del giudizio ha le ore contate.

L’orologio del giorno del giudizio segna 100 secondi alla fine del mondo. Non è un profezia biblica. Ma un allarme imminente lanciato a inizio 2020 dal gruppo di scienziati del Doomsday Clock, un orologio metaforico che misura il tempo a disposizione dell’uomo sul pianeta.

Se racconti una storia tutto cambia.

Ascoltiamo Antonio Pusceddu

Il cambiamento climatico avvisa l’uomo di un pericolo imminente: l’estinzione delle specie viventi, la fine della vita sul pianeta. Agli occhi di chi si occupa di scienza, e non solo, lo stato di salute dei mari è un indizio chiaro e distinto di un rompicapo ormai risolto. I ricercatori ne spiegano il motivo.

Antonio Pusceddu

Docente di Conservazione e Gestione degli Ecosistemi e Biologia marina.
Ambito di riferimento della ricerca nel cortometraggio: il cambiamento climatico.

Antonio Pusceddu è docente di Conservazione e Gestione degli Ecosistemi. Insegna inoltre Biologia marina presso l’Università degli Studi di Cagliari. La realizzazione del cortometraggio trae spunto dalla riflessione sul cambiamento climatico, l’innalzamento delle temperature, la responsabilità dell’uomo nell’alterazione degli equilibri dell’ecosistema marino e terrestre.

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L’impronta delle attività umane ha lasciato un segno perfino nelle profondità dei mari. L’inquinamento, l’innalzamento delle temperature, le emissioni di CO2 e l’acidificazione degli oceani sono fra le cause attribuite all’alterazione degli equilibri dell’ecosistema marino.
La ricerca racconta questi aspetti e attesta la responsabilità dell’uomo in molte attività legate alla modifica dell’habitat marino: tra queste, la riduzione della biodiversità, l’alterazione della composizione fisica e chimica dei fondali oceanici, la scomparsa di specie viventi importanti, indicatori dello stato di salute dei mari.

Gli studi rilevano inoltre in che modo altre attività, come la maricoltura e la pesca a strascico ad esempio, siano state in parte responsabili delle modifiche dell’habitat marino, a danno di tutte le forme di vita, vegetali e animali.

Effects of intensive mariculture on sediment biochemistry

Ecological Applications 2007

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Red coral extinction risk enhanced by ocean acidification

Scientific Reports 2013

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Chronic and intensive bottom trawling impairs deep-sea biodiversity and ecosystem functioning

PNAS 2014

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Ocean acidification alters meiobenthic assemblage composition and organic matter degradation rates in seagrass sediments

Limnology and oceanography 2019

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Sunscreens Cause Coral Bleaching by Promoting Viral Infections

Enviromental Health Perspectives 2008

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Major consequences of an intense dense shelf water cascading event on deep-sea benthic trophic conditions and meiofaunal biodiversity

Biogeosciences 2013

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Biodiversity loss and turnover in alternative states in the Mediterranean Sea: a case study on Meiofauna

Scientific Reports 2016

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Impacts of marine aquaculture at large spatial scales: Evidences from N and P catchment loading and phytoplankton biomass

Marine Enviromental Research 2011

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Species richness, species turnover and functional diversity in nematodes of the deep Mediterranean Sea: searching for drivers at different spatial scales

Global Ecology and Biogeography 2014

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Dumping to the abyss: single-use marine litter invading bathyal plains of the Sardinian margin (Tyrrhenian Sea)

Marine Pollution Bulletin 2018

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