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LUIGI ATZORI
Smart home: abitazioni intelligenti, sempre connesse, anche a distanza. Realtà o futuro?
La casa del futuro è già qui. Dalle luci all’organizzazione della vita domestica, a portata di click, direttamente dal proprio smartphone, anche da remoto. La domotica ormai consente di comandare e gestire le attività delle nostre case intelligenti in loco, da una stanza all’altra, e perfino a chilometri di distanza. Per controllare quindi il riscaldamento, le luci, o l’antifurto.
Sicurezza, comfort, convenienza ed efficienza energetica sono questi i tre obiettivi di una smart home. Grazie ai vari sistemi e dispositivi che operano insieme, condividono dati e sono in grado di automatizzare alcune azioni di base.
Questi sistemi inoltre apprendono le abitudini degli abitanti della smart home, le mettono in pratica e innescano un circolo virtuoso di risparmio delle risorse e di ottimizzazione energetica.
La smart city si compone quindi di tante piccole unità. Alcune di queste sono le abitazioni intelligenti. E di queste, delle potenzialità e dei benefici per la vita quotidiana, abbiamo discusso con Luigi Atzori, docente dell’Università degli Studi di Cagliari.
IoT e smart home
È un dato di fatto: la tecnologia è protagonista della nostra epoca. Le scoperte in questo ramo hanno reso molti aspetti della nostra vita più automatizzati e interconnessi.
La domotica in particolare ha potuto ottimizzare la vivibilità domestica grazie all’adozione di impianti che migliorano la qualità della vita nelle case e negli edifici.
È possibile controllare i dispositivi della casa da remoto o a distanza con smartphone, tablet o pc qualsiasi componente dell’abitazione connessa in rete. Così come gli elettrodomestici, l’illuminazione o la termoregolazione. Risparmiare sui consumi energetici è un aspetto chiave della smart home: grazie al controllo intelligente dell’isolamento termico e della termoregolazione. E per di più l’impianto domotico è adatto a tutti: non necessita di particolari istruzioni e l’interazione uomo-macchina è ottimizzata al meglio.
Alcuni esempi
La domotica è riuscita a modificare e migliorare ogni aspetto della nostra vita. Questi sono alcuni esempi:
- Le smart tv sono collegate ad Internet. Accedono ad Amazon, Youtube, Netflix e molte altre applicazioni.
- I sistemi di illuminazione intelligenti rilevano quando una o più persone sono in una stanza, regolando di conseguenza l’intensità delle varie luci.
- Anche i termostati intelligenti consentono agli utenti di programmare e monitorare a distanza le temperature della propria casa.
- Le serrature intelligenti vengono installate nelle porte blindate e facilitano l’accesso con il proprio smartphone oppure con un’impronta digitale.
- Le telecamere di sicurezza. Alcune sono molto utili per il monitoraggio di bambini o animali domestici. Altre invece sono utilizzate come sistema di sorveglianza. E infatti in presenza di ospiti indesiderati, questi dispositivi sono in grado di inviare notifiche sullo smartphone e allertare al contempo le forze dell’ordine.
- Perfino gli irrigatori possono essere controllati tramite smartphone, con un click.
- Non mancano le prese wifi e gli interruttori smart che permettono di controllare il funzionamento degli elettrodomestici tradizionali ai quali sono collegati (lampade, televisori, lavatrici e così via). E in alcuni casi forniscono un report dei consumi.
- E poi videocitofoni e spioncini smart: per sapere chi ci sia dietro la porta anche quando non siamo in casa ea parlare con i nostri ospiti mentre ci aspettano.
- Anche i robot aspirapolvere, lavavetri, lavapavimenti fanno parte dell’architettura di una smart home. È possibile programmarli, anche da remoto, selezionando le stanze da pulire.
Sull’onda del cambiamento: domotica assistenziale
La smart home evolve in risposta alle nuove esigenze. Molte di queste sono state imposte dalla recente pandemia. Le abitazioni sono diventate spazi multifunzionali, aperti alla vita lavorativa, scolastica e privata. La casa è anche per questo un ecosistema complesso. E la tecnologia ancora una volta ha migliorato la vivibilità domestica, ottimizzando i consumi e garantendo una maggiore comodità per i suoi abitanti.
Le potenzialità sono notevoli. Perfino il lavoro e la cura dei bambini si integrano grazie a sistemi di baby sitting “intelligenti”: telecamere e programmi di riconoscimento ottico che identificano i comportamenti pericolosi e allertano i genitori attraverso smart speaker, distraendo al contempo i bambini con segnali acustici e visivi.
Ma inoltre la massima espressione della domotica è rappresentata dalle facilitazioni di cui godono anziani e i disabili. È il settore della cosiddetta domotica assistenziale, che consente alle persone con gravi disabilità di completare azioni altrimenti complesse.
Vantaggi della domotica
Il principale vantaggio riguarda il monitoraggio continuo, perfino da remoto.
La comodità è un’altra caratteristica: l’utilizzo di app per avviare gli elettrodomestici, per programmare l’accessione delle luci o l’avvio del riscaldamento. I servizi offerti dalle smart home in altre parole si adeguano alle azioni e abitudini di chi le abita.
Un altro vantaggio riguarda invece il risparmio energetico, grazie al miglioramento dell’efficienza di ogni dispositivo che compone l’impianto domotico, assicurando un buon margine di risparmio sulla bolletta.
E infine la comodità. Grazie all’automazione di alcuni processi come l’accensione e regolazione di termostati, luci, tapparelle, la gestione diventa immediata, integrata e semplice. Un vantaggio prezioso soprattutto per anziani, persone con disabilità, in particolare motorie.
Domotica e cyber security
Emergono anche aspetti negativi, in relazione al tema della sicurezza informatica. In questo caso, le preoccupazioni riguardano soprattutto la privacy e l’eventualità di attacchi informatici.
Lo smartphone con semplici app diventa il telecomando della casa, la porta di accesso alle immagini della telecamera che riprendono tutto ciò che accade all’interno e all’esterno dell’edificio. Sotto attacco informatico anche l’impianto di allarme potrebbe risultare vulnerabile. I software malevoli infatti sono in grado di rendere inutilizzabili i sistemi domotici, catturando password poco sicure e appropriandosi così dei dati di computer, tablet e smartphone infettati. Per scongiurare un blackout domestico cambiare spesso la password e le credenziali di accesso potrebbe fare la differenza.
Considerazioni finali
Il controllo a distanza è l’elemento che contraddistingue maggiormente le tecnologie domestiche smart. E l’ottimizzazione degli impianti allo stesso tempo garantisce risparmi cospicui sui consumi. D’altra parte i costi della domotizzazione di un edificio potrebbero non essere alla portata di chiunque. Anche se effettuare un investimento del genere comporterebbe un aumento del valore della propria abitazione. E allo stesso tempo migliorerebbe di gran lunga la vivibilità al suo interno, grazie all’automatizzazione, al comfort e all’efficienza offerta dall’utilizzo delle nuove tecnologie smart.
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Maria Chiara Di Guardo – Prorettore all’innovazione e al territorio, Micaela Morelli - Prorettore alla ricerca e Roberta Vanni – Direttore del CESAR raccontano le dinamiche che hanno condotto alla realizzazione di un progetto crossmediale sulla terza missione dell’Università degli Studi di Cagliari.
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